Secondo le informazioni raccolte, l'e-mail è il mezzo più inquinante.

Le emissioni di gas di un'e-mail variano a seconda del suo contenuto: da 0,3 g di_CO2 per lo spam a 4 g per un'e-mail standard e fino a 50 g di_CO2 quando contiene una foto o un allegato di grandi dimensioni. Inoltre, queste cifre sono state calcolate da Berners-Lee dieci anni fa. Charlotte Freitag, una delle esperte della società fondata da Berners-Lee (Small World Consulting), ritiene che da allora l'impatto dell'invio di e-mail sia certamente aumentato, perché il loro contenuto si è evoluto. Anche il loro numero è esploso: ogni giorno vengono inviate 347,3 miliardi di notifiche elettroniche in tutto il mondo e... l'80% di esse non viene mai aperto.

Si stima che un tweet abbia un'impronta di_CO2 di 0,2 g ( Twitter non ha mai confermato o smentito questa cifra), mentre l'invio di una notifica tramite un'applicazione di messaggistica come WhatsApp o Facebook Messenger è stimato essere appena meno inquinante dell'invio di un'e-mail. Anche in questo caso, dipende dal contenuto inviato: GIF, emoji e immagini hanno un'impronta maggiore rispetto al testo semplice.

L'invio di un SMS è di gran lunga l'alternativa più ecologica, poiché ogni messaggio inviato genera solo 0,014 g di_CO2. Altri, come Frédéric Bordage di GreenIt.fr, stimano addirittura che gli SMS emettano 0,00215 g di_CO2 (calcolo basato sulle informazioni fornite da Vodafone). Anche se estendiamo il calcolo dell'impronta di carbonio degli SMS all'ambito 3 (che designa il perimetro più ampio entro il quale vengono studiate le emissioni di gas serra. SMS Le emissioni dell'azienda che fornisce il servizio di invio, la vita lavorativa dei suoi dipendenti, la produzione di telefoni, ecc.), rimaneil canale di marketing con l'impronta più piccola ( 0,19g di emissioni di_CO2) .